La mafia resta un cancro del nostro Paese, oggi forse meno percepibile ma proprio per questo più insidiosa.
“Una mafia che vuole sempre più essere imprenditrice approfittando delle attuali debolezze dell’economia per sfruttare e far fruttare le proprie risorse corrompendo ed alterando il mercato”
“In un quadro di questo tipo, la memoria che facciamo oggi, in occasione del ventisettesimo anniversario della strage di Capaci, deve vedere tutti, senza distinzioni né distinguo, uniti nella consapevolezza che il lavoro di tutti per debellare questo tumore non solo non è finito ma richiede impegno, investimenti, leggi adeguate”
“Come Funzionari di Polizia ribadiamo quanto abbiamo affermato in più occasioni, i fenomeni criminali non possono essere sconfitti dalle forze dell’ordine, se tutte le istituzioni e la società civile non sostengono in modo coerente il loro sforzo. Il che vuol dire, ad esempio, che non si può affermare di voler combattere la mafia e poi accettarne i soldi per attività imprenditoriali “ Così il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, ricorda in una nota l’anniversario della strage di Capaci.

Falcone: funzionari Polizia, mafia resta un cancro del Paese
(ANSA) – ROMA, 23 MAG – “La mafia resta un cancro del nostro Paese, oggi forse meno percepibile ma proprio per questo piu’ insidiosa”. Lo dice il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) Girolamo Lacquaniti in occasione dell’anniversario della strage di Capaci sottolineando che proprio questo “la memoria deve vedere tutti, senza distinzioni ne’ distinguo, uniti nella consapevolezza che il lavoro per debellare questo tumore non solo non e’ finito ma richiede impegno, investimenti e leggi adeguate”.
La mafia, sostiene Lacquaniti “vuole sempre piu’ essere imprenditrice, approfittando delle attuali debolezze dell’economia, per sfruttare e far fruttare le proprie risorse corrompendo ed alterando il mercato”. Per questo, come Anfp, “ribadiamo che i fenomeni criminali non possono essere sconfitti dalle forze dell’ordine, se tutte le istituzioni e la societa’ civile non sostengono in modo coerente il loro sforzo”. “Il che vuol dire, ad esempio – conclude – che non si puo’ affermare di voler combattere la mafia e poi accettarne i soldi per attivita’ imprenditoriali”.