547-catalagoRoma, 10 novembre – All’art. 4-undecies comma 7 dell’A.S. 2968, noto come maxiemendamento per la stabilità, è stato furtivamente introdotto l’emendamento per eliminare il catalogo nazionale delle armi da sparo. Si tratta di una misura che liberalizzerà il commercio delle armi più pericolose in Italia, aumentando vertiginosamente le spese per il loro controllo, spese che dovranno essere sostenute dai cittadini.
E’ scandaloso che i lobbisti e gli affaristi del mondo delle armi approfittino del gravissimo momento di difficoltà del Paese per tentare, con un sotterfugio, di ottenere dal Parlamento in via speditiva ciò che il Parlamento ha di recente loro negato.
Ma, d’altronde, gli italiani sanno bene che certi personaggi, collegati a politici della loro stessa risma, non si fanno scrupolo della sicurezza collettiva e dei costi di certe misure pur di continuare ad ingrassare i loro portafogli.
Sappiamo bene che della sicurezza pubblica a loro nulla importa, ma confidiamo che il Parlamento sappia sventare per tempo certi colpi di coda e le loro oscure manovre.

L.STABILITA’: FUNZIONARI PS, LIBERALIZZANO COMMERCIO ARMI (V.: ‘SALTA IL CATALOGO NAZIONALE ARMI…’ DELLE 16:55 CIRCA) (ANSA) – ROMA, 10 NOV – Con l’eliminazione del catalogo delle armi da sparo ”liberalizzano il commercio delle armi piu’ pericolose in Italia”.L’allarme arriva dell’Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) secondo la quale con la cancellazione aumenteranno ”vertiginosamente le spese per il loro controllo, che dovranno essere sostenute dai cittadini”. Il provvedimento, dice il segretario Enzo Letizia, e’ stato ”furtivamente introdotto all’articolo 4-undecies comma 7”.
”E’ scandaloso – prosegue il segretario dell’Anfp – che i lobbisti e gli affaristi del mondo delle armi approfittino del gravissimo momento di difficoltà del Paese per tentare, con un sotterfugio, di ottenere dal Parlamento in via speditiva ciò che il Parlamento ha di recente loro negato”. ”Ma d’altronde – sottolinea Letizia -, gli italiani sanno bene che certi personaggi, collegati a politici della loro stessa risma, non si fanno scrupolo della sicurezza collettiva e dei costi di certe misure pur di continuare ad ingrassare i loro portafogli”. ”Sappiamo bene che della sicurezza pubblica a loro nulla importa – conclude l’Associazione dei funzionari di polizia – ma confidiamo che il Parlamento sappia sventare per tempo certi colpi di coda e le loro oscure manovre”.(ANSA).

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