Oggi, esattamente come abbiamo sempre detto sin dal 2009, ribadiamo la necessità che si intervenga al fine di introdurre limiti alla vendita dei così detti spray anti aggressione
Non sono in dubbio le finalità positive di consentire alle donne di avere uno strumento di difesa, quello che purtroppo è certo, come avevamo più volte rappresentato, è l’utilizzo criminale da parte di soggetti, spesso anche con precedenti penali, che hanno, come tutti, minori compresi, libero ed immediato accesso a quella che comunque è da considerarsi un’arma” “Proprio per questo non intendiamo proporre il divieto totale di vendita ma, semplicemente, assoggettarlo a minime precauzioni che consentano un minimo di controllo sulla loro vendita.
“Scendendo sul pratico le nostre proposte sono semplici: divieto di vendita ai minori di anni 18, numero identificativo su ogni bomboletta che consenta un abbinamento con l’acquirente, possibilità di vendita solo in armerie o in apposti esercizi espressamente autorizzati che avranno l’onere di identificare con documento l’ acquirente”. “A quanti sostengono che anche altri strumenti non nati per offendere possono farlo (coltelli da cucina, cacciaviti, mazze da baseball ecc. ) ricordiamo che esiste una norma che proibisce il porto di armi improprie in luoghi pubblici ed aperti al pubblico” “Riteniamo dunque che, anche giuridicamente, la libera vendita di spray anti aggressione , senza alcun limite, rappresenti una contraddizione, favorendo sconsiderati e delinquenti più di quanto possa difendere categorie deboli”, ha concluso Lacquaniti.

ANSA – ROMA 22 SET – Oggi esattamente come abbiamo sempre detto sin dal 2009 ribadiamo la necessita’ che si intervenga al fine di introdurre limiti alla vendita dei cosiddetti spray anti aggressione . Cosi’ Girolamo Lacquaniti portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia su quanto accaduto alla discoteca Hollywood di Milano. Non sono in dubbio – premette Lacquaniti – le finalita’ positive di consentire alle donne di avere uno strumento di difesa quello che purtroppo e’ certo come avevamo piu’ volte rappresentato e’ l’utilizzo criminale da parte di soggetti spesso anche con precedenti penali che hanno come tutti minori compresi libero ed immediato accesso a quella che comunque e’ da considerarsi un’arma . Le nostre proposte – prosegue il portavoce dell’Anfp – sono semplici divieto di vendita ai minori di anni 18 numero identificativo su ogni bomboletta che consenta un abbinamento con l’acquirente possibilita’ di vendita solo in armerie o in apposti esercizi espressamente autorizzati che avranno l’onere di identificare con documento l’ acquirente.
Spray al peperoncino all’Hollywood di Milano, contusa una 20enne
Anpf: “Spray è un’arma: limitare la vendita”
Sull’episodio è intervenuta anche l’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia (Anpf) tramite il suo portavoce, Girolamo Lacquaniti, il quale ha ribadito “la necessità che si intervenga al fine di introdurre limiti alla vendita dei cosiddetti spray anti aggressione. Non sono in dubbio – spiega Lacquaniti – le finalità positive di consentire alle donne di avere uno strumento di difesa, quello che purtroppo è certo, come avevamo più volte rappresentato, è l’utilizzo criminale da parte di soggetti, spesso anche con precedenti penali, che hanno, come tutti, minori compresi, libero e immediato accesso a quella che comunque è da considerarsi un’arma. Le nostre proposte – conclude il portavoce dell’Anfp – sono semplici: divieto di vendita ai minori di anni 18, numero identificativo su ogni bomboletta che consenta un abbinamento con l’acquirente, possibilità di vendita solo in armerie o in apposti esercizi espressamente autorizzati che avranno l’onere di identificare con documento l’acquirente”.

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