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Roma, 22 novembre 2010 – Dal primo rapporto sicurezza-pil promosso dall’Associazione Funzionari di Polizia è emerso con chiarezza che nei territori condizionati dalle associazioni a delinquere di stampo mafioso e nelle aree ove è più diffusa l’usura e l’estorsione, il costo del denaro è di circa un punto percentuale più alto della media nazionale. Invece il riciclaggio si manifesta particolarmente nelle province del centro nord dove la disponibilità di credito alle imprese è maggiore.Se si esclude Napoli e Catania, il fenomeno del riciclaggio si concentra nelle aree metropolitane, dalla capitale a Genova, a Milano e Torino, insieme a province ad elevato pil procapite come Modena, Cremona ed Arezzo. Si osserva, altresì, che ove è maggiore la presenza delle forze di polizia l’attività di contrasto al riciclaggio è più forte ed evidente. Sotto questi profili, dato il reddito procapite e la maggior propensione al credito, il Piemonte, il Veneto e l’Emilia Romagna, a causa della bassa presenza di forze di polizia rispetto ad altre regioni sono più permeabili al reimpiego di denaro sporco ed ad un elevato rischio di una silente infiltrazione delle varie mafie.

RICICLAGGIO: ANFP, AL NORD PIU’ REATI MA MANCANO AGENTI (AGI) – Roma, 22 nov. – Il fenomeno del riciclaggio di denaro sporco e’ piu’ diffuso al nord, laddove si lamentano anche le maggiori carenze di organico tra le forze dell’ordine. A denunciarlo e’ l’Associazione nazionale dei funzionari di polizia, presentando i dati del primo rapporto sicurezza-pil. Dati dai quali emerge con chiarezza che “nei territori condizionati dalle associazioni a delinquere di stampo mafioso e nelle aree ove e’ piu’ diffusa l’usura e l’estorsione, il costo del denaro e’ di circa un punto percentuale piu’ alto della media nazionale”. Complessivamente, i reati di riciclaggio negli ultimi cinque anni sono stati 6.024, di cui 2.362 al nord, 1.732 al sud, 1.362 al centro e 568 nelle isole. La Campania e’ la regione con il maggior numero di reati (850) nel periodo in questione, davanti a Lombardia (796), Lazio (741), Puglia (557) e Liguria (465) mentre nella graduatoria delle citta’ Roma (con 567 reati nel quinquennio) precede Napoli (558), Milano (381), Genova (373) e Bari (225). “Il riciclaggio – sottolinea Enzo Marco Letizia, segretario nazionale dell’Associazione – si manifesta particolarmente nelle province del centro nord dove la disponibilita’ di credito alle imprese e’ maggiore”. E “se si esclude Napoli e Catania, si concentra nelle aree metropolitane, dalla capitale a Genova, a Milano e Torino, insieme a province ad elevato pil procapite come Modena, Cremona ed Arezzo”. Dove e’ maggiore la presenza delle forze di polizia “l’attivita’ di contrasto al riciclaggio e’ piu’ forte ed evidente”, ma il deficit di organico – tra polizia, carabinieri e guardia di finanza – resta pesante, mancando 8.299 uomini al nord, 3.618 al centro e 4.727 al sud e nelle isole. In Lombardia, in particolare, l’organico difetta di 1.179 tra poliziotti e carabinieri e di 916 finanzieri, cioe’ dei militari specializzati nel contrasto alla criminalita’ finanziaria: complessivamente, 2095 uomini. Poco di piu’ che in Piemonte (2054)e nel Lazio (2043). “Dato il reddito procapite – conclude Letizia – e la maggior propensione al credito, il Piemonte, il Veneto e l’Emilia Romagna, a causa della bassa presenza di forze di polizia rispetto ad altre regioni sono piu’ permeabili al reimpiego di denaro sporco ed ad un elevato rischio di una silente infiltrazione delle varie mafie”.

Ripreso da Ansa, Asca, Adnkronos, Apcom

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