Noi siamo preoccupati perché l’eccessiva vaghezza della norma esporrà tutti i Poliziotti, tutte le Forze dell’Ordine, a denunce di carattere strumentale.

Il reato che sta per essere licenziato in Parlamento in tema di tortura è eccessivamente vago e indeterminato, ad esempio quando si parla della sofferenza che deve essere inflitta la si definisce acuta. Ma qual è la scala di grado acuto di una determinata sofferenza?

Si sta rimandando la definizione del reato all’interno di un processo penale.

L’indeterminatezza della norma, esporrà tutti noi, a denunce strumentali tese ad intimorire l’azione delle Forze di Polizia.

Questo è il vero tema che il Parlamento ha messo da parte, si introduce una fattispecie di reato scritta male, ove viene violato il principio cardine del diritto penale che è rappresentato dalla tassatività del comportamento incriminato – questa tassatività non è all’interno della norma – ma essa viene lasciata al dibattito del processo penale nel quale i Poliziotti e i Carabinieri vengono lasciati da soli.

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