ALLA SEGRETERIA DEL DIPARTIMENTO

DELLA PUBBLICA SICUREZZA

UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI

e p.c.

ALLA DIREZIONE CENTRALE PER LE RISORSE UMANE                                                                                                                               ROMA

 

 

La problematica della presenza qualificata, che con circolare del Capo della Polizia n. 557/910/S.M./2.100 del 22.12.2017 è stata individuata come istituto giuridico-economico da utilizzare in sostituzione della reperibilità anche per i V.Q.A. e i V.Q., è divenuta ormai insostenibile.

Abbiamo già evidenziato l’assurdità di corrispondere ai Dirigenti dello Stato, che garantiscono l’Ordine e la Sicurezza Pubblica del Paese, un’indennità per la loro reperibilità pari a circa 1/3 di quella corrisposta al personale non dirigente impiegato per lo stesso servizio e non certo con le stesse responsabilità.

Altresì, abbiamo già evidenziato l’assurdità di stabilire a settembre (nota del Ministero dell’Interno – Direzione Centrale per le Risorse Umane n. 333-G/01.07/PS del 03.09.2019) quanti turni di presenza è possibile effettuare dallo scorso mese di gennaio, mentre nel frattempo i colleghi ne hanno fatti decine in più, chiedendo, tra l’altro, che fine avrebbero fatto i numerosissimi crediti maturati per le prestazioni già rese.

Successivamente, a seguito delle nostre rimostranze c’è stata una rettifica, con il messaggio Cenaps n. 52/2019 del 16.09.2019, nella quale il Dipartimento si è riservato di fornire in un secondo tempo ulteriori comunicazioni in merito al compenso dei turni effettuati in eccedenza.

Tuttavia, quello che doveva essere un chiarimento dell’Amministrazione, relativo al pagamento di un’indennità storicamente corrisposta in modo non uniforme sul territorio a causa della sua totale assenza di disciplina, si è rivelato, invece, un generatore di storture e aberrazioni in tutti gli Uffici.

Registriamo, infatti, comportamenti schizofrenici sul territorio dove gli Uffici Amministrativo Contabili e gli enti in cui sono incardinati, lasciati in balia di loro stessi, stanno cercando una soluzione per far quadrare il cerchio del pagamento dei servizi resi per garantire l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nel 2019.

Inoltre, nonostante il messaggio Cenaps n. 65/2018 del 21.11.2018, con il quale si chiedeva a tutti gli Uffici Amministrativo Contabili di “inserire, a vista, per ciascun periodo di competenza, le eventuali integrazioni agli elenchi, relativi al capitolo 2501 – indennità di presenza qualificata da corrispondere al personale dirigenziale della Polizia di Stato – già segnalati da codeste sedi” per la successiva validazione e conseguente pagamento, ad oggi in numerosissime città non sono ancora state corrisposte le presenze qualificate effettuate e segnalate dai Dirigenti nel 2018.

In merito, crediamo che la pazienza sia stata anche troppa, e che sia giunto il momento che l’Amministrazione debba impegnarsi subito e formalmente per il reperimento dei fondi necessari a pagare senza eccezione alcuna tutte le presenze qualificate già rese sia nel 2018 che nel 2019, oltre alle risorse necessarie per l’aumento del valore della presenza qualificata in modo da renderla almeno equivalente a quella prevista per la reperibilità del personale contrattualizzato.

E’ perciò necessario, e non più procrastinabile, che l’Amministrazione fornisca agli Uffici su tutto il territorio nazionale indicazioni chiare e non ambigue sulle procedure di gestione della presenza qualificata, sul presupposto imprescindibile dell’impegno dell’Amministrazione a riconoscere ai colleghi il diritto al pagamento di tutte le presenza qualificate rese e da rendere, anche se al momento non dovessero sussistere le risorse per provvedervi, le esigenze di servizio connesse a garantire la sicurezza del Paese non possono essere condizionate dalla mancanza temporanea di fondi.

 

IL SEGRETARIO NAZIONALE

ENZO MARCO LETIZIA

LETTERA ALLE RELAZIONI SINDACALI