“Il ferimento in modo grave di un poliziotto a Viareggio rappresenta solo uno dei più drammatici episodi tra le continue azioni di violenza commesse sempre più di frequente contro le forze dell’ordine.
In questo senso segnali confortanti arrivano dalle province dove si sta sperimentando il taser. Per questo ribadiamo la necessità che l’iter relativo alla sperimentazione e la successiva distribuzione su tutto il territorio nazionale possa concludersi nel minor tempo possibile.
Al collega ferito va tutta la solidarietà e la vicinanza dell’associazione nazionale funzionari di polizia avendo contezza che il dirigente del commissariato e tutti i suoi collaboratori sapranno dare l’unica risposta che un Paese civile come il nostro può e deve dare: l’individuazione del responsabile e la giusta condanna per un gesto tanto vile quanto criminale.Crediamo che fratturare il cranio di un giovane agente a colpi di bottigliate sia una azione che meriti l’inflessibile applicazione delle pene previste dal nostro ordinamento”
Così il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, commenta quanto accaduto ieri sera nella Pineta di Ponente a Viareggio, dove un poliziotto di ventotto anni ha subito la frattura del cranio da parte di un soggetto sottoposto a controlli antidroga.

LUCCA: ANFP, SOLIDARIETA’ A POLIZIOTTO FERITO, ESTENDERE USO TASER =
Roma, 7 feb. (AdnKronos) – “Il ferimento in modo grave di un poliziotto a Viareggio rappresenta solo uno dei piu’ drammatici episodi tra le continue azioni di violenza commesse sempre piu’ di frequente contro le forze dell’ordine. In questo senso segnali confortanti arrivano dalle province dove si sta sperimentando il taser. Per questo ribadiamo la necessita’ che l’iter relativo alla sperimentazione e la successiva distribuzione su tutto il territorio nazionale possa concludersi nel minor tempo possibile”. Cosi’ in una nota il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti.
“Al collega ferito va tutta la solidarieta’ e la vicinanza dell’associazione nazionale funzionari di polizia avendo contezza che il dirigente del commissariato e tutti i suoi collaboratori sapranno dare l’unica risposta che un Paese civile come il nostro puo’ e deve dare: l’individuazione del responsabile e la giusta condanna per un gesto tanto vile quanto criminale. Crediamo -conclude- che fratturare il cranio di un giovane agente a colpi di bottigliate sia una azione che meriti l’inflessibile applicazione delle pene previste dal nostro ordinamento”.