360-2sole24oreMANOVRA FINANZIARIA
SICUREZZA PAESE A RISCHIO
PROTESTE E PROPOSTE

La carenza organica unita ai tagli lineari sulla sicurezza e sulla giustizia per oltre un miliardo e mezzo nel solo 2011 determinerà, inevitabilmente, una seria diminuzione dei livelli di sicurezza nazionale.
Eppure un recente studio della Banca D’Italia sull’impatto della criminalità sulla concessione dei prestiti, ha dimostrato che le imprese insediate nelle zone con più criminalità pagano un tasso d’interesse maggiore rispetto a quelle nelle zone a bassa criminalità. Naturalmente il costo più alto è sulle spalle delle piccole e medie imprese.
Ma non solo. Gli imprenditori che operano nelle zone ad alta intensità mafiosa sanno bene cosa significa non avere al loro fianco operatori di polizia preparati e motivati per sostenere scelte coraggiose alle quali sono costretti per mantenere in vita le loro imprese. Confindustria ha scelto la strada della legalità, ma senza garanzie di sicurezza gli imprenditori rimarranno in balia dell’illegalità.

Anche per questo è irrazionale risparmiare sui bisogni della sicurezza!

Noi, che come molti italiani, tutti i giorni tiriamo la cinghia, ci permettiamo di dare alcuni concreti suggerimenti per operare quei risparmi che consentirebbero di reperire risorse da reinvestire nella sicurezza

• Controllo sulla spesa immobiliare. Risparmi importanti si otterrebbero esercitando un’attenta vigilanza sulle operazioni di dismissione, sui frettolosi interventi di cartolarizzazione, sulle azioni di decentramenti e sulla pratica degli affitti milionari, che in questi anni hanno moltiplicato le spese per le strutture e le infrastrutture, a favore di ben individuabili imprenditori del mattone. Una sinergia con qualificate Associazioni imprenditoriali garantirebbe trasparenza;

• Rivedere con rigore il sistema del gioco d’azzardo pubblico. Diminuisce il PIL, aumenta la spesa degli italiani nel gioco d’azzardo ma non la percentuale d’entrata per l’erario. Infatti, la raccolta dei giochi nel 2004 fu di circa 25 miliardi di euro e lo Stato incamerò 7,3 miliardi pari al 30% del totale giocato. Mentre nel 2009, gli italiani si sono giocati circa 55 miliardi di euro, più del doppio rispetto a sei anni fa, lo Stato ha incamerato 8,8 miliardi di euro pari ad appena il 16% del giocato. E’ fin troppo evidente che per lo Stato l’intero sistema regolamentare dei giochi d’azzardo non appare strutturato in modo conveniente per la redistribuzione di risorse e servizi utili alla ripresa economica. Così, nel 2009 si è solo bruciato quasi il 4% del Pil: si provi ad immaginare se quei 55 miliardi di euro gli italiani li avessero spesi nei consumi produttivi di questo Paese per l’uscita dalla crisi!

Con la stessa serenità con la quale riusciamo ancora ad affrontare i più gravosi servizi di ordine pubblico e di polizia giudiziaria compiendo ogni giorno scelte responsabili, siamo pronti ad un dialogo costruttivo, finora negato, per contribuire alla lotta agli sprechi finalizzato a modifiche della manovra che corrispondano ai bisogni della sicurezza.

MANOVRA: FUNZIONARI POLIZIA, CARENZE ORGANICI PER 20 MILA UNITA’ (ASCA) – Roma, 12 lug – Prosegue la protesta degli agenti e dei funzionari di polizia che denunciano i tagli alla sicurezza operati dal Governo che si quantificherebbero, tra l’altro, nel ‘buco’ di almeno 20 mila unita’ negli organici. L’Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) ha scelto per ricordare le difficolta’ in cui versa il comparto sicurezza una mezza pagina del quotidiano economico ”Il Sole-24 Ore” con una nota dall’esplicativo titolo: ”Manovra finanziaria. Sicurezza, paese a rischio”. L’Anfp sostiene che ”il trattamento che il Governo continua a riservare” alle forze di polizia ”e’ insostenibile ed iniquo. E’ paradossale – si aggiunge – che lo stesso Governo che riconosce il debito contratto con ogni singolo operatore di polizia per i numerosi risultati conseguiti nella lotta al crimine ed alla mafia, adotti misure finanziarie che mettono le mani nelle tasche dei poliziotti, sia adesso che quando andranno in pensione, restando indifferente ai sacrifici ed allo spirito di abnegazione delle Forze dell’ordine”. Tra le difficolta’ in cui versa il comparto sicurezza si cita, appunto, la carenza di organici per almeno 20 mila unita’ mentre, si sostiene, ”la manovra taglia ulteriormente del 10%le risorse per la sicurezza dopo la pesante sforbiciata del 2008”. Tra le proposte che i funzionari di polizia avanzano c’e’ la ”razionalizzazione” delle auto blu e dei servizi di scorta, la riduzione della pratica di outsourcing, la ”valorizzazione e promozione delle professionalita’ interne”.

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