398-maroni2Oggetto: decreto-legge recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica; Funzionari di polizia penalizzati anche per decine di migliaia di euro nel triennio 2011-2013.

Signor Ministro dell’Interno,
solo lo scorso marzo è stata approvata la norma che riconosce la specificità, anche, per il personale delle Forze di Polizia in ragione della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali che sono essenziali per assicurare la tutela delle istituzioni democratiche e la difesa dell’ordine e della sicurezza pubblica, rimandando a successivi provvedimenti legislativi lo stanziamento delle risorse finanziarie per riconoscere i sacrifici non equiparabili a nessun altra categoria di lavoratori, che il citato personale affronta quotidianamente.
Davvero, non ci saremmo aspettati che, dopo appena tre mesi dal riconoscimento della specificità, il provvedimento adottato in materia di stabilizzazione economica avrebbe colpito pesantemente i direttivi ed i dirigenti della Polizia di Stato con il blocco degli adeguamenti istat, degli scatti e perfino lo stipendio a chi comunque sarà promosso nel triennio 2011-2013, i cui effetti saranno, altresì, sensibilmente penalizzanti per coloro che nello stesso triennio andranno in pensione per raggiunti limiti d’età.
Diciamocelo con chiarezza, con la manovra finanziaria sono state annullate quelle poche norme che già riconoscono in parte la specificità al personale non contrattualizzato del comparto sicurezza. In particolare ai funzionari che matureranno nel prossimo triennio 13, 15, 23 e 25 anni di servizio il danno sarà di decine di migliaia di euro, altrettanto capiterà a tutti i promossi. Infine, i dirigenti superiori con cinque anni di servizio che andranno in pensione nei prossimi tre anni perderanno somme rilevantissime sia nel trattamento di buona uscita sia nell’ammontare della pensione, senza possibilità di recupero stando alla lettera della norma.
Si chiede, per quanto sopra esposto, di escludere il personale del comparto sicurezza dalle previsioni dei commi 1, 2 e 21 dell’art. 9 del decreto legge n.78 del 31 maggio 2010, recante disposizioni in tema di stabilizzazione finanziaria e competitività economica, poiché al predetto personale verrebbe richiesto di pagare un prezzo altissimo ed iniquo rispetto ai sacrifici cui esso, già oggi, è chiamato ad effettuare per garantire la sicurezza dei cittadini.

Roma, 07/06/2010

Enzo Marco Letizia