L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia esprime il proprio cordoglio per la morte del Maestro Andrea Camilleri. Un lutto che sentiamo nostro non solo per la scomparsa del creatore del Commissario di Polizia più noto ed amato d’Italia ma anche per la perdita di un benefattore che ci ha regalato, con la sua generosità, la possibilità di aiutare tanti orfani di poliziotti caduti a causa del servizio.
Crediamo che il contributo dato da Camilleri a far amare ed apprezzare il lavoro dei poliziotti sia di gran lunga superiore a qualunque parata e che abbia davvero aiutato tanti colleghi a rivedere le fatiche e le difficoltà del proprio lavoro ma anche a sentirsi orgogliosi.
Ognuno di noi ha cercato in Montalbano e nei suoi collaboratori le similitudini con il proprio ufficio, tutti ci siamo ritrovati nel desiderio di fare giustizia senza perdere l’umanità. Per questo lo piangiamo, consolati solo dal fatto che il Montalbano della finzione continuerà ad appassionare anche le future generazioni di lettori e che ii Montalbano della Polizia di Stato che ogni giorno lavorano in questo Paese, continueranno ad onorarne la memoria nel solo modo che il Maestro avrebbe apprezzato: rispettare la legge senza perdere mai il rispetto per gli esseri umani.
Il Maestro aveva perso la vista ma sapeva ascoltare l’anima di questo Paese.

Abituati ai prodigi di un uomo diventato cieco che mostrava come il Tiresia omerico di saper vedere oltre il guardare più di tanti altri, speravamo che restasse ancora tra noi a illuminare la nostra strada con la luce dell’intelligenza, dell’umanità, dell’ironia e della sagacia.
Era un uomo di cultura che nutriva fiducia e speranza nello Stato, nelle istituzioni, nella giustizia, senza la spocchia di chi fa della critica e del disfattismo una cifra letteraria o un brand commerciale. E le donne e gli uomini della Polizia gli devono molto perchè ci ha accompagnati nel nostro processo di democratizzazione, senza bisogno di editoriali, appelli, saggi sociologici, ma raccontandoci come siamo: donne e uomini con debolezze compensate dalla forza di convinzioni irrinunciabili: senso del dovere, spirito di sacrificio, consapevolezza delle proprie responsabilità. E soprattutto amore per il nostro Paese e la sua gente, della quale facciamo parte con orgoglio e per la quale tanti di noi hanno dato la vita, un amore che dimostriamo ogni giorno nelle strade, nelle emergenze e nelle catastrofi, nella quotidianità del lavoro d’ufficio indispensabile quanto le attività investigative e di controllo del territorio.
Ringraziamo il Maestro Camilleri e il suo commissario che ci hanno aiutato a rendere più forte il vincolo di fiducia stretto tra cittadini e forze dell’ordine, perchè quel credito aperto è la sostanza che tiene insieme la solidarietà, la coesione sociale, la tutela dei diritti di tutti e la democrazia.

CAMILLERI, ANFP: NOSTRI “MONTALBANO” CONTINUERANNO AD ONORARLO (9Colonne) Roma, 17 lug – “Un lutto che sentiamo nostro non solo per la scomparsa del creatore del Commissario di Polizia piu’ noto ed amato d’Italia ma anche per la perdita di un benefattore che ci ha regalato, con la sua generosita’, la possibilita’ di aiutare tanti orfani di poliziotti caduti a causa del servizio”. Cosi’ l’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, a firma del suo segretario Enzo Letizia, esprime il proprio cordoglio per la morte di Andrea Camilleri. “Crediamo che il contributo dato da Camilleri a far amare ed apprezzare il lavoro dei poliziotti – aggiunge la nota – sia di gran lunga superiore a qualunque parata e che abbia davvero aiutato tanti colleghi a rivedere le fatiche e le difficolta’ del proprio lavoro ma anche a sentirsi orgogliosi. Ognuno di noi ha cercato in Montalbano e nei suoi collaboratori le similitudini con il proprio ufficio, tutti ci siamo ritrovati nel desiderio di fare giustizia senza perdere l’umanita’. Per questo lo piangiamo, consolati solo dal fatto che il Montalbano della finzione continuera’ ad appassionare anche le future generazioni di lettori e che i Montalbano della Polizia di Stato che ogni giorno lavorano in questo Paese, continueranno ad onorarne la memoria nel solo modo che il Maestro avrebbe apprezzato: rispettare la legge senza perdere mai il rispetto per gli esseri umani. Il Maestro aveva perso la vista ma sapeva ascoltare l’anima di questo Paese”.

Roma 17 lug. AdnKronos – ”L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia esprime il proprio cordoglio per la morte del Maestro Andrea Camilleri. Un lutto che sentiamo nostro non solo per la scomparsa del creatore del Commissario di Polizia piu’ noto ed amato d’Italia ma anche per la perdita di un benefattore che ci ha regalato con la sua generosita’ la possibilita’ di aiutare tanti orfani di poliziotti caduti a causa del servizio”. Lo dichiara Enzo Letizia alla notizia della scomparsa del maestro Andrea Camilleri ed aggiunge Il Maestro aveva perso la vista ma sapeva ascoltare l’anima di questo Paese . ”Crediamo che il contributo dato da Camilleri a far amare ed apprezzare il lavoro dei poliziotti sia di gran lunga superiore a qualunque parata e che abbia davvero aiutato tanti colleghi a rivedere le fatiche e le difficolta’ del proprio lavoro ma anche a sentirsi orgogliosi. Ognuno di noi ha cercato in Montalbano e nei suoi collaboratori le similitudini con il proprio ufficio tutti ci siamo ritrovati nel desiderio di fare giustizia senza perdere l’umanita’. Per questo lo piangiamo – conclude Letizia – consolati solo dal fatto che il Montalbano della finzione continuera’ ad appassionare anche le future generazioni di lettori e che ii Montalbano della Polizia di Stato che ogni giorno lavorano in questo Paese continueranno ad onorarne la memoria nel solo modo che il Maestro avrebbe apprezzato rispettare la legge senza perdere mai il rispetto per gli esseri umani .