442-23imagesMorto in camera sicurezza, Anfp a Governo: fate un passo indietro sulla permanenza dei fermati nelle camere di sicurezza
Roma, 25 feb. (TMNews) – “Abbiamo appreso con dolore della morte del giovane nordafricano presso le camere di sicurezza della Questura di Firenze. Non avremmo mai voluto tornare su questo argomento, a pochi giorni dalla precedente tragedia verificatasi presso quella struttura, ma siamo costretti a farlo”. Così l’Anfp, associazione nazionale funzionari di polizia, che dopo la morte di un marocchino di 26 anni nella camera di sicurezza della questura di Firenze spiega che durante le fasi precedenti all’approvazione del decreto svuotacarceri l’Anfo sia “intervenuta più volte nel tentativo di far comprendere al Governo ed all’opinione pubblica che far permanere i fermati e gli arrestati nelle camere di sicurezza delle questure non serviva a risolvere il problema dell’accoglienza delle persone sottoposte a limitazione della libertà personale ma solo a moltiplicarlo, a crearne di ulteriori”. “Avevamo anche sperato – spiega la segreteria regionale della Toscana – che un Governo di tecnici tenesse nel giusto conto il parere dei tecnici della sicurezza quale noi siamo, ma non è stato così. Non proviamo un particolare piacere nel dover dire ‘l’avevamo detto’ quindi ci fermiamo qui con ciò che è stato. Oggi però chiediamo al Ministro della Giustizia ed a quello dell’Interno: ‘Quante altre tragedie si devono verificare per comprendere di aver imboccato una strada sbagliata e fare un passo indietro?’

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