LIBERTA’ E SICUREZZA NELLA GESTIONE DELLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE

11 DICEMBRE 2014 ORE 9.30

Aula B – Scuola di Giurisprudenza – Dipartimento di Scienze Giuridiche –
Università di Bologna

Lorena LA SPINA
Segretario Nazionale ANFP

Francesco TAGLIENTE
Già Presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive

Roberto MASSUCCI
Vice Presidente operativo dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive

AGENPARL – Roma, 12 dic – Arresto in flagranza differita anche per le manifestazioni di piazza. Strutture degli stadi e relazioni con i tifosi da migliorare per aumentare la sicurezza degli spettatori.
Queste ferme convinzioni sono state ribadite da Francesco Tagliente, ex Direttore dell’Ufficio Ordine Pubblico del Ministero dell’Interno, Questore di Firenze e di Roma e poi Prefetto di Pisa, da Lorena La Spina Segretario Nazionale dell’Associazione dei Funzionari di Polizia e da Roberto Massucci, vice presidente operativo dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive al seminario “Libertà e sicurezza nella gestione delle manifestazioni sportive”, con oltre 200 studenti, organizzato dalla Scuola di Giurisprudenza e dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, in collaborazione con l’Associazione dei Funzionari di Polizia.
La gestione dell’Ordine Pubblico passa spesso attraverso l’esigenza di trovare il giusto equilibrio tra i molteplici interessi che esprimono, tutti legittimamente, gli spaccati della società, spesso espressione di posizioni diverse e/o contrastanti. E’ questo il compito più difficile che spetta alle Autorità di PS per garantire il diritto alla “libertà in sicurezza”, ha sottolineato Tagliente.

Le tensioni sociali che la crisi ha fatto emergere e che spesso vengono trasferite nelle piazze, possono determinare situazioni tali da richiedere interventi rigorosi da parte delle Forze di polizia, sempre rivolti a garantire i diritti costituzionali dell’intera collettività. Proprio in questi casi, uno dei punti fermi della strategia per la gestione dell’ordine pubblico – ha aggiunto – può essere riassunto nella espressione: “Meglio l’inchiostro del manganello”.

Ed è proprio con questa convinzione che, nel 2001, Tagliente promosse una circolare che il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza- inviò a tutte le questure, che limita ai casi di estrema ratio l’uso dei lacrimogeni e degli sfollagente nei servizi di ordine pubblico.

A questa circolare ne sono seguite altre che hanno valorizzato il dialogo, l’organizzazione e la prevenzione strutturale degli incidenti, come avviene negli stadi.

Questi concetti sono alla base dei programmi di formazione della Scuola dell’Ordine Pubblico di Nettuno.

Con lo stesso spirito, ricorda Tagliente, è stato introdotto nel 2003 l’arresto in c.d. flagranza differita nelle manifestazioni calcistiche, ovvero la possibilità di non intervenire nell’immediato in contesti di massa, ma di farlo nelle ore successive affermando la certezza delle conseguenze senza creare pregiudizi per le persone perbene, che rappresentano la maggioranza degli spettatori negli stadi.

Per lo stesso principio, l’arresto differito – ha concluso Tagliente – può essere perciò un utile strumento per ridurre le occasioni di scontri di piazza.
Sul fronte della sicurezza negli stadi, Massucci, pur evidenziando i progressi fatti dal 2007 ad oggi, con una riduzione drastica degli incidenti, ha attirato l’attenzione dei ragazzi sull’esigenza di intraprendere percorsi culturali che mettono in primo piano i comportamenti di ciascuno. La sicurezza partecipata ed ogni forma di sicurezza è la risultante di una somma di comportamenti dei quali ciascuno è responsabile.

C’è ancora molto da fare, ha sottolineato Massucci, sul fronte dell’impiantistica sportiva, di gran lunga inferiore agli standard dei Paesi del grande calcio europeo e su quello ancora più complesso delle relazioni tra i Club ed i propri tifosi. Vanno sradicate le radici di relazioni di natura ricattatoria e sostituite con forme di dialogo che vadano nella direzione di una positiva e costruttiva interazione tra le società sportive ed i propri appassionati.

Gli strumenti ci sono e sono contenuti negli indirizzi varati dalla Task Force lo scorso mese di aprile alla cui realizzazione hanno lavorato con totale unità di vedute, tutte le componenti espressioni del mondo del calcio, compresi i tifosi.

Si tratta di posizioni che l’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia sostiene da lungo tempo. Ed infatti, le degenerazioni del contesto operativo, a detrimento della sicurezza degli operatori di polizia e degli stessi manifestanti, rendono inopportuno, rischioso ed estremamente difficoltoso eseguire un arresto nell’immediatezza dei fatti, come pure risulta ormai improcrastinabile intervenire sulle strutture degli stadi, le cui carenze ancora oggi richiedono un impego sostanziale delle Forze di Polizia.

E tuttavia – anche alla luce dei pressoché quotidiani fatti di cronaca – sempre più pressanti si rivelano le esigenze di adeguata repressione nei confronti dei veri e propri professionisti del disordine, violenti che si ritengono esonerati dal rispetto delle regole sancite dal nostro ordinamento, avulsi dal confronto democratico, animati dal solo intento di addivenire allo scontro e di devastare i centri urbani.
L’Associazione dei Funzionari di Polizia ha, inoltre, sollecitato una riflessione sull’introduzione di una specifica misura di prevenzione anche per le manifestazioni pubbliche, con possibilità di arresto in flagranza nei casi in cui ne sia accertata la violazione, sul modello del DASPO, già positivamente sperimentato nell’ambito delle competizioni sportive e recentemente ulteriormente ampliato da un intervento del Governo.

Locandina Seminario