“Gli arresti dei 12 capi ultras dell juventus sono il risultato di una brillante operazione della Polizia di Stato di Torino che ha potuto contare sulla denuncia fatta dalla società bianconera. Un aspetto, questo, che merita di essere sottolineato perché troppo spesso il rapporto tra certe frange del tifo e le società di calcio non è stato trasparente e corretto”.
“Crediamo che questa ulteriore indagine confermi ancora una volta che dietro gli estremisti del tifo calcistico si celino vere e proprie aggregazioni criminali e che debba essere definitivamente bandita ogni forma di tolleranza nei confronti di chi cerca di nascondersi come fenomeno di folklore”
“Ci sono ancora troppi segnali inquietanti nel mondo del calcio, come la faida che si sta consumando all’interno della curva nord dell’inter, così come l’omicidio del capo ultras della lazio maturato in ambiti criminali.”
“Ribadiamo la necessità che l’impianto normativo costruito in questi anni non arretri nelle misure a carico di certi professionisti del disordine e del malaffare e auspichiamo che anche la giustizia sportiva favorisca le forme di collaborazione tra le società e le forze dell’ordine al fine di eliminare quelle zone che non possiamo più definire d’ombra ma che sono terra di conquista per vere e proprie forme di criminalità organizzata”
Così in una nota il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, commenta gli arresti eseguiti dalla Polizia di Stato di Torino nei confronti di 12 capi ultras che tentavano di estorcere vantaggi di diverso genere a scapito della società bianconera.

 

Ultra’ Juve arrestati: funzionari ps, denuncia societa’ buon segnale =
(AGI) – Roma, 16 set. – “Gli arresti dei 12 capi ultra’ della Juventus sono il risultato di una brillante operazione della Polizia di Stato di Torino che ha potuto contare sulla denuncia fatta dalla societa’ bianconera. Un aspetto, questo, che merita di essere sottolineato perche’ troppo spesso il rapporto tra certe frange del tifo e le societa’ di calcio non e’ stato trasparente e corretto”. A sottolinearlo e’ il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Girolamo Lacquaniti.
“Crediamo che questa ulteriore indagine – continua Lacquaniti – confermi ancora una volta che dietro gli estremisti del tifo calcistico si celino vere e proprie aggregazioni criminali e che debba essere definitivamente bandita ogni forma di tolleranza nei confronti di chi cerca di nascondersi come fenomeno di folclore. Ci sono ancora troppi segnali inquietanti nel mondo del calcio, come la faida che si sta consumando all’interno della curva nord dell’inter, cosi’ come l’omicidio del capo ultras della Lazio maturato in ambiti criminali”. “Ribadiamo la necessita’ – conclude il portavoce dell’Anfp – che l’impianto normativo costruito in questi anni non arretri nelle misure a carico di certi professionisti del disordine e del malaffare e auspichiamo che anche la giustizia sportiva favorisca le forme di collaborazione tra le societa’ e le forze dell’ordine al fine di eliminare quelle zone che non possiamo piu’ definire d’ombra ma che sono terra di conquista per vere e proprie forme di criminalita’ organizzata”. (AGI)

Ultrà Juve: funzionari polizia, vero fenomeno criminale
(ANSA) – ROMA, 16 SET – Dietro gli “estremisti del tifo” si nascondono “vere e proprie aggregazioni criminali” nei confronti delle quali “deve essere bandita ogni forma di tolleranza” da parte delle societa’. Lo afferma il portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia (Anfp) Girolamo Lacquaniti dopo il blitz che ha portato all’arresto dei capi ultra’ della Juve.
“Gli arresti sono il risultato di una brillante operazione della Polizia, che ha potuto contare sulla denuncia fatta dalla societa’ bianconera. Un aspetto – aggiunge Lacquaniti – che merita di essere sottolineato perche’ troppo spesso il rapporto tra certe frange del tifo e le societa’ di calcio non e’ stato trasparente e corretto”. E non va dimenticato che “ci sono ancora troppi segnali inquietanti nel mondo del calcio, come la faida che si sta consumando all’interno della curva nord dell’Inter o come l’omicidio del capo ultras della Lazio Fabrizio Piscitelli, maturato in ambiti criminali.” Per questo, sottolinea l’Anfp, e’ “necessario” da un lato “che l’impianto normativo costruito in questi anni non arretri nelle misure a carico di certi professionisti del disordine e del malaffare” e, dall’altro, “che anche la giustizia sportiva favorisca le forme di collaborazione tra le societa’ e le forze dell’ordine al fine di eliminare quelle zone che non possiamo piu’ definire d’ombra ma che sono terra di conquista per vere e proprie forme di criminalita’ organizzata”.(ANSA).

CALCIO: ASS. FUNZIONARI POLIZIA, ‘VERO FENOMENO CRIMINALE, BENE DENUNCIA JUVE’ =
Roma, 16 set. – (AdnKronos) – “Gli arresti dei 12 capi ultras della Juventus sono il risultato di una brillante operazione della Polizia di Stato di Torino che ha potuto contare sulla denuncia fatta dalla societa’ bianconera. Un aspetto, questo, che merita di essere sottolineato perche’ troppo spesso il rapporto tra certe frange del tifo e le societa’ di calcio non e’ stato trasparente e corretto”. Cosi’ in una nota il portavoce dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia, Girolamo Lacquaniti, commenta gli arresti eseguiti dalla Polizia di Stato di Torino nei confronti di 12 capi ultras che tentavano di estorcere vantaggi di diverso genere a scapito della societa’ bianconera.
“Crediamo che questa ulteriore indagine confermi ancora una volta che dietro gli estremisti del tifo calcistico si celino vere e proprie aggregazioni criminali e che debba essere definitivamente bandita ogni forma di tolleranza nei confronti di chi cerca di nascondersi come fenomeno di folklore – prosegue Lacquaniti – Ci sono ancora troppi segnali inquietanti nel mondo del calcio, come la faida che si sta consumando all’interno della curva nord dell’inter, cosi’ come l’omicidio del capo ultras della Lazio maturato in ambiti criminali”.
“Ribadiamo la necessita’ che l’impianto normativo costruito in questi anni non arretri nelle misure a carico di certi professionisti del disordine e del malaffare e auspichiamo che anche la giustizia sportiva favorisca le forme di collaborazione tra le societa’ e le forze dell’ordine al fine di eliminare quelle zone che non possiamo piu’ definire d’ombra ma che sono terra di conquista per vere e proprie forme di criminalita’ organizzata”, conclude Lacquaniti.