Anniversario Morte Filippo Raciti, ANFP: fare memoria per affrontare problemi del presente

“12 anni fa moriva l’ispettore della Polizia di Stato Filippo Raciti, nei folli scontri in occasione della partita di calcio Catania Palermo”
“La memoria, secondo la Treccani è la “capacità, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte.” In questo anniversario riteniamo importante ricordare a Governo e Parlamento, quali furono le risposte, efficaci, che consentirono di avere una prima vera svolta in termini di sicurezza subito dopo una morte, secondo molti annunciata, di un nostro collega: Impianti a norma, investimenti su video sorveglianza, rispetto delle regole e sanzioni adeguate per chi le viola”
“I recenti episodi di violenza, culminati con la morte di un tifoso durante gli scontri in occasione della partita Inter Napoli, sono la dimostrazione tangibile di un nuovo tentativo delle frange ultras di riproporre una stagione di violenze che , spesso, non hanno altro fine che quello di condizionare le società sportive e gestire traffici illeciti”
“Per questo, ricordando Filippo Raciti, ribadiamo la necessità di non abbassare la guardia sul tema della violenza dentro e fuori gli stadi consapevoli che con i delinquenti le istituzioni non possono e non devono trattare ma usare l’unico strumento che può e deve essere utilizzato in un Paese democratico: la legge. La stessa legge ricordata nel motto della Polizia di Stato “sub legge libertas “ per la quale Filippo ha sacrificato la propria vita e cambiando per sempre quella di sua moglie e dei suoi figli ai quali ci stringiamo con un forte, solidale abbraccio “
Così Girolamo Lacquaniti, portavoce dell’associazione nazionale Funzionari di Polizia, ricorda il 12’ anniversario della morte di Filippo Raciti

OMICIDIO RACITI: FUNZIONARI POLIZIA, MEMORIA PER AFFRONTARE PROBLEMI PRESENTE =
Lacquaniti, nuovo tentativo frange ultras di riproporre una stagione di violenze Roma, 2 feb. – (AdnKronos) – “Dodici anni fa moriva l’ispettore della Polizia Filippo Raciti, nei folli scontri in occasione della partita di calcio Catania Palermo. La memoria, secondo la Treccani e’ la ‘capacita’, di conservare traccia piu’ o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte’. In questo anniversario riteniamo importante ricordare a Governo e Parlamento, quali furono le risposte, efficaci, che consentirono di avere una prima vera svolta in termini di sicurezza subito dopo una morte, secondo molti annunciata, di un nostro collega: Impianti a norma, investimenti su video sorveglianza, rispetto delle regole e sanzioni adeguate per chi le viola”. Cosi’ Girolamo Lacquaniti, portavoce dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia, ricorda il dodicesimo anniversario della morte di Filippo Raciti. “I recenti episodi di violenza, culminati con la morte di un tifoso durante gli scontri in occasione della partita Inter Napoli – sottolinea – sono la dimostrazione tangibile di un nuovo tentativo delle frange ultras di riproporre una stagione di violenze che, spesso, non hanno altro fine che quello di condizionare le societa’ sportive e gestire traffici illeciti”. ”Per questo, ricordando Filippo Raciti, ribadiamo la necessita’ di non abbassare la guardia sul tema della violenza dentro e fuori gli stadi consapevoli che con i delinquenti le istituzioni non possono e non devono trattare ma usare l’unico strumento che puo’ e deve essere utilizzato in un Paese democratico: la legge. La stessa legge ricordata nel motto della Polizia di Stato ‘sub legge libertas’ – conclude Lacquaniti – per la quale Filippo ha sacrificato la propria vita e cambiando per sempre quella di sua moglie e dei suoi figli ai quali ci stringiamo con un forte, solidale abbraccio ” (Sin/AdnKronos)