“In Italia ed in Europa il terrorismo ha imposto (giustamente) l’adozione di misure straordinarie per tutelare la sicurezza dei cittadini. Proprio in questi giorni si sono ricordati gli 85 morti della strage di Nizza. Ebbene 85 sono i morti che ogni 10 giorni insanguinano le nostre strade. É come dire che nel solo mese di luglio l’Italia piangerà tre volte tante le vittime di Nizza. Per questo siamo sorpresi ed amareggiati che le indicazioni date dai tecnici della Polizia Stradale siano state disattese nella proposta di legge che sanziona l’uso dei cellulari alla guida, oggi prima causa di incidenti con esito mortale o con lesioni gravi”. Interviene in modo critico l’Associazione Funzionari della Polizia di Stato attraverso il suo portavoce, Girolamo Lacquaniti, sulla modifica al testo di legge che ha sostanzialmente annacquato le sanzioni per chi guida usando il cellulare.

“Il passo indietro sulle sanzioni da applicare in caso di uso di cellulari alla guida é un errore grave sia per la sicurezza sulle strade ma anche tecnico per la difficile applicabilità, di fatto, delle sanzioni in caso di recidiva”. “La nuova norma, infatti, inasprisce le sanzioni in caso di recidiva. Il problema è che statisticamente una recidiva per uno stesso autista in due anni ha una probabilità praticamente irrilevante tenendo conto dei 40 milioni di mezzi circolanti nel nostro Paese.
In più il dato sulla recidiva può essere acquisito solo attraverso una complessa verifica nella banca dati della motorizzazione”. “Se il legislatore teme di dare l’impressione di voler fare cassa con le multe, proponiamo che la sanzione pecuniaria resti inalterata ma riteniamo fondamentale che la sospensione della patente scatti da subito. Non servirebbe neanche prevedere tempi lunghissimi: un mese sarebbe sufficiente. Magari prevedendo il raddoppio del termine per neo patentati ed autisti professionali.”

“Il timore” conclude Lacquaniti “ é che una norma inspirata ad un certo populismo faccia proprio il male della gente… anche di coloro i quali usano il cellulare alla guida.”

Roma, 18 luglio 2017

Sicurezza stradale: Funzionari Ps, mantenere norme cellulari
Sarebbe ‘grave errore’ annacquare le sanzioni
(ANSA) – ROMA, 18 LUG – “In Italia ed in Europa il terrorismo ha imposto (giustamente) l’adozione di misure straordinarie per tutelare la sicurezza dei cittadini. Proprio in questi giorni si sono ricordati gli 85 morti della strage di Nizza. Ebbene 85 sono i morti che ogni 10 giorni insanguinano le nostre strade. É come dire che nel solo mese di luglio l’Italia piangerà tre volte tante le vittime di Nizza. Per questo siamo sorpresi ed amareggiati che le indicazioni date dai tecnici della Polizia Stradale siano state disattese nella proposta di legge che sanziona l’uso dei cellulari alla guida, oggi prima causa di incidenti con esito mortale o con lesioni gravi”. Interviene in modo critico l’Associazione Funzionari della Polizia di Stato attraverso il suo portavoce, Girolamo Lacquaniti, sulla modifica al testo di legge che ha sostanzialmente annacquato le sanzioni per chi guida usando il cellulare. “Il passo indietro sulle sanzioni da applicare in caso di uso di cellulari alla guida é un errore grave sia per la sicurezza sulle strade ma anche tecnico per la difficile applicabilità, di fatto, delle sanzioni in caso di recidiva. La nuova norma, infatti, inasprisce le sanzioni in caso di recidiva. Il problema è che statisticamente una recidiva per uno stesso autista in due anni ha una probabilità praticamente irrilevante tenendo conto dei 40 milioni di mezzi circolanti nel nostro Paese. In più il dato sulla recidiva può essere acquisito solo attraverso una complessa verifica nella banca dati della motorizzazione”. “Se il legislatore teme di dare l’impressione di voler fare cassa con le multe, proponiamo che la sanzione pecuniaria resti inalterata ma riteniamo fondamentale che la sospensione della patente scatti da subito. Non servirebbe neanche prevedere tempi lunghissimi: un mese sarebbe sufficiente. Magari prevedendo il raddoppio del termine per neo patentati ed autisti professionali. Il timore – conclude Lacquaniti – é che una norma inspirata ad un certo populismo faccia proprio il male della gente e anche di coloro i quali usano il cellulare alla guida”.